Antibufala: istruzioni su come riconoscere un attacco cardiaco
Nella puntata del Disinformatico ho raccontato un appello che sta impazzando in Rete: quello per una certa Ingrid (o in alcuni casi Federica) che sarebbe caduta durante una grigliata ed è poi morta perché non sono stati riconosciuti i sintomi di un "attacco cardiaco".
L'appello descrive una tecnica per riconoscerli: chiedere alla persona di sorridere, di pronunciare una frase completa, di alzare le braccia e mostrare la lingua. Se la persona non ci riesce, occorre chiamare il pronto soccorso, stando all'appello.
Il problema è che una persona in arresto cardiaco (questa la dizione più corretta, secondo Claudio Benvenuti, responsabile del Progetto Rianimazione e Defibrillazione Precoce a Ticinocuore) non è assolutamente in grado di fare queste cose: se si segue il consiglio dell'appello, si perde tempo prezioso. E' invece opportuno chiamare immediatamente i soccorsi (in Svizzera, il 144).
Va detto, per completezza, che quelle istruzioni non sono del tutto campate in aria ma hanno un fondamento di verità: infatti provengono dal Cincinnati Prehospital Stroke Scale o CPSS, che però si riferisce agli ictus, non agli arresti cardiaci, come raccontato qui. Riguardano insomma un problema medico completamente diverso dall'arresto cardiaco.
Vale, dunque come sempre, la raccomandazione di non affidare la propria salute e quella altrui a un e-mail di dubbia provenienza, ma di chiedere alle persone realmente competenti.
da: http://attivissimo.blogspot.com/2007/09/istruzioni-anti-infarto-la-grigliata.html
Nella puntata del Disinformatico ho raccontato un appello che sta impazzando in Rete: quello per una certa Ingrid (o in alcuni casi Federica) che sarebbe caduta durante una grigliata ed è poi morta perché non sono stati riconosciuti i sintomi di un "attacco cardiaco".
L'appello descrive una tecnica per riconoscerli: chiedere alla persona di sorridere, di pronunciare una frase completa, di alzare le braccia e mostrare la lingua. Se la persona non ci riesce, occorre chiamare il pronto soccorso, stando all'appello.
Il problema è che una persona in arresto cardiaco (questa la dizione più corretta, secondo Claudio Benvenuti, responsabile del Progetto Rianimazione e Defibrillazione Precoce a Ticinocuore) non è assolutamente in grado di fare queste cose: se si segue il consiglio dell'appello, si perde tempo prezioso. E' invece opportuno chiamare immediatamente i soccorsi (in Svizzera, il 144).
Va detto, per completezza, che quelle istruzioni non sono del tutto campate in aria ma hanno un fondamento di verità: infatti provengono dal Cincinnati Prehospital Stroke Scale o CPSS, che però si riferisce agli ictus, non agli arresti cardiaci, come raccontato qui. Riguardano insomma un problema medico completamente diverso dall'arresto cardiaco.
Vale, dunque come sempre, la raccomandazione di non affidare la propria salute e quella altrui a un e-mail di dubbia provenienza, ma di chiedere alle persone realmente competenti.
da: http://attivissimo.blogspot.com/2007/09/istruzioni-anti-infarto-la-grigliata.html
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