Monday, January 18, 2010

Zone Franche Urbane: Le preoccupazioni del Comune di Napoli ed i prossimi incontri.

In merito alle zone franche urbane italiane istituite dal Governo, e tra queste Napoli Est, l'Assessore allo Sviluppo del Comune di Napoli con delega alle Zone Franche, Mario Raffa, dichiara quanto segue:

"Le notizie di stampa di questi giorni, e in particolare quelle di ieri e di oggi, sulle Zone Franche Urbane, a proposito del clima di preoccupazione di molti enti locali riguardo alle novità introdotte per questo strumento dal recente Decreto Milleproroghe, pongono in allarme il Comune di Napoli sul mantenimento degli impegni, da parte del Governo, sulla natura e, di conseguenza, sulle modalità di attuazione delle misure di agevolazione fiscale e contributiva inizialmente previste per questo strumento.

A questo proposito stiamo valutando con la Regione di organizzare una iniziativa pubblica su questo tema il prima possibile, magari subito dopo l'incontro che il Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha convocato per il prossimo 21 gennaio con tutti gli Amministratori locali delle ZFU. L'obiettivo è quello di invitare a raccolta tutte le forze politiche, le istituzioni comunali, provinciali e regionali, le associazioni imprenditoriali, per unirsi nel rappresentare la necessità che si acceleri nell’attuazione delle Zone Franche Urbane nel pieno rispetto delle condizioni inizialmente previste di esenzione fiscale e contributiva, che hanno motivato il lavoro svolto, le risorse impegnate, gli accordi politici sottoscritti, e sulla cui base sono già maturate aspettative, investimenti, assunzioni.

La preoccupazione del Comune di Napoli, condivisa tra molti Sindaci delle 22 Zone Franche Urbane, è stata espressa anche da alcuni Presidenti delle regioni in cui le ZFU sono situate - per gran parte localizzate al Sud – e, per quanto riguarda la Campania, dal PresidenteAntonio Bassolino, che le ha esplicitate in una lettera indirizzata dal Governatore al Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a cui quest'ultimo ha risposto criticando, in un comunicato stampa di ieri, l'impostazione della legge istitutiva della ZFU e denunciando l'assenza di sufficiente copertura finanziaria per questo strumento agevolativo.
Sulle dichiarazioni del Ministro è intervenuto ieri anche l'europarlamentare Andrea Cozzolino, ex Assessore regionale alle Attività Produttive, che ha rivolto un appello al Governo perché finanzi lo strumento agevolativo con l'extragettito dello scudo fiscale. Un paio di settimane fa anche il Vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, si è dichiarato allarmato per il fatto che il decreto, avendo modificato il regime di aiuti previsto per le ZFU, rischia di annullare l'autorizzazione ricevuta ad ottobre dalla UE e di azzerare la procedura concordata con la Commissione.

Come è noto, la Zona Franca Urbana prevedeva, per le piccole e micro imprese che danno avvio alla loro attività nell'arco di tempo compreso tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 1012, l'esenzione dalle imposte sui redditi, l'esenzione dall'IRAP, l'esenzione dall'ICI e, infine, l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali.

Purtroppo, il decreto Milleproroghe ha approvato una misura riguardante le Zone Franche italiane, e quindi anche quella di Napoli, chemodifica in maniera sostanziale il contenuto e il meccanismo dell'agevolazione prevista per chi investe nella zona franca, stravolgendone le finalità. All'esenzione fiscale su tutte le imposte e i contributi si sostituisce una semplice deduzione fiscale, parametrata per giuntasolo all'ICI e agli eventuali contributi previdenziali versati per i lavoratori dipendenti.

Questa misura, che non è stata in alcun modo discussa con i Comuni e le Regioni beneficiari delle ZFU, laddove il decreto fosse convertito in legge - cosa che avverrà entro la fine di febbraio 2010 - , rischierebbe di snaturare e di ridimensionare significativamente la portata dello strumento agevolativo.

Per altro, la parametrazione della deduzione alla sola ICI rischia di avvantaggiare chi possiede, o ha la possibilità di acquistare, una sede operativa rispetto a chi opera in un locale in fitto, e di creare tensioni sul mercato immobiliare locale, che già nei mesi scorsi ha registrato un significativo innalzamento dei prezzi. Questo rialzo, oltre a creare sperequative barriere all'entrata per le imprese intenzionate ad investire in zona, di fatto potrebbe assorbire e dunque ridurre i benefici derivanti dalle agevolazioni.

Inoltre, anche la deduzione parametrata ai contributi versati per i dipendenti rischierebbe di premiare maggiormente le imprese esistenti e strutturate, con dipendenti già in organico, rispetto alle imprese giovani e di piccole dimensioni che proprio attraverso l'accesso alle agevolazioni potrebbero essere incentivate ad assumere per crescere e svilupparsi.

Mario Raffa

pasquale orlando news sociali: Zone Franche Urbane: Le preoccupazioni del Comune di Napoli ed i prossimi incontri.

Saturday, January 16, 2010

Acli Napoli, un soggetto politico sociale forte per la metropoli napoletana.















Il taglio del nastro e la benedizione del Vicario Episcopale al lavoro Getano Romano hanno ufficializzato l'apertura della nuova sede delleAcli a Napoli in via del fiumicello, una strada che porta in via Marina. Le Acli, associazioni cristiane lavoratori italiani, contano già tra il territorio e la città partenopei, oltre 30 ila iscritti e 150 sedi che si occupano di vari settori: assistenza ai lavoratori, patronato, ufficio di regolarizzazione per le collaboratrici domestiche, pensionati e famiglie delle fasce più deboli di reddito.

"Le Acli sono una grande associazione così come le organizzazioni sindacali - ha detto il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino - Hanno sempre assicurato la loro presenza al servizio dei lavoratori. Giornate come questa ricordano a tutti che il tema più importante del nostro Paese é il lavoro, un argomento intorno al quale l'impegno di tutti dovrebbe essere sempre più forte". "Saper rappresentare il mondo del lavoro significa saper guardare a una realtà molto più variegata rispetto al passato - ha sottolineato il governatore - Un mondo che è fatto dei lavoratori dell'industria, dei servizi, di tanti giovani precari". E proprio pensando a questa condizione,Bassolinoha fatto una distinzione tra "flessibilità, che deve essere giusta, entro una certa misura e un certo limite" e "la precarizzazione che a volte diventa per tutta la vita".

Pasquale Orlando, presidente delle Acli di Napoli, ha spiegato che "spesso l'associazionismo viene visto come figlio di un Dio minore, ma in realtà non lo è". "L'inaugurazione della nuova sede - ha affermato - ha l'obiettivo di dare un segnale forte della nostra presenza, a vantaggio della crescita della società civile. Siamo un soggetto forte caratterizzato da legami sociali, azione concreta di tutela, capace di produrre nuova classe dirigente".
Pasquale Orlando ha dato lettura del messaggio del Cardinale Crescenzio Sepe, impegnato nell'Asta di solidarietà.

Presente all'evento, con tanti dirigenti locali e regionali delle ACLI e dei servizi sociali promossi, anche Eleonora Cavallaro, presidente di Acli Campania. "Siamo un punto di riferimento per i cittadini, per far conoscere loro i propri diritti - ha concluso - Cercheremo di favorire l'incontro con le fasce deboli soprattutto considerando che il lavoro è una emergenza sociale molto forte in questa regione".

I lavori sono stati conclusi dal Presidente Nazionale del Patronato ACLI Michele Rizzi, accompagnato dal direttore generale Damiano Bettoni, che ha espresso i complimenti e l'incoraggiamento delle ACLI tutte per l'importante lavoro sociale svolto dalle ACLI partenopee nella difficile area metropolitana di Napoli.