Monday, September 24, 2007

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L'immagine della campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani per il marchio Nolita, con la modella Isabelle Caro vittima dell'anoressia.
Oliviero Toscani colpisce ancora e torna a far discutere con la sua foto choc sull’anoressia: la modella francese Isabelle Caro ha posato per la campagna pubblicitaria realizzata per Nolita, fashion brand del gruppo Flash&Partners.
La ragazza, scheletrica e completamente nuda (pesa appena 31 chili), ha scelto di esporsi- come ha detto a Vanity Fair - ‘’perché la gente sappia e veda davvero a che cosa può portare l’anoressia'’.

‘’L'anoressia è un tema tabù per la moda” ha dichiarato il fotografo “Come l’Aids ai tempi: nessuno nel giro della moda aveva l’Aids…. Adesso invece l’argomento tabù è l’anoressia. Io non credo che la moda abbia grandi responsabilità nel problema dell’anoressia, è una cosa molto più ampia che riguarda tutti i media e in particolare la televisione, che propone alle ragazze modelli di successo assurdi'’.
Fatto sta che mentre l’immagine campeggia a doppia pagina sui quotidiani e sui manifesti pubblicitari lungo le strade delle città, sono esplose le polemiche: ‘’Esageratamente cruda'’ è il primo commento di Fabiola De Clercq, presidente dell’Aba, (associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia), e autrice di molti testi sull’argomento.
‘’Credo che queste campagne con immagini così dure e crude siano giuste, opportune'’ ha commentato invece Giorgio Armani. In sintonia con Stefano Dolce e Domenico Gabbana: ‘’Finalmente qualcuno dice la verità sull’anoressia, cioè che non un problema della moda ma un problema psichiatrico”. ‘’Il problema più grande, e perfino evidente, è ormai quello dell’obesità, ma sono entrambi, fenomeni contro cui lottare” concludono gli stilisti “ma non sono problemi strettamente della moda. Nella moda le donne sono sempre state molto sottili, anche negli Anni 50 e 60′’.
Se il ministro della Salute plaude alla campagna di Toscani, un altro esperto è in completo disaccordo con l’utilizzo di una malata per fini pubblicitari ed economici: “Il messaggio che passa è che l’anoressia è una scelta che si può evitare: stiamo parlando di un fenomeno molto più complesso che ha varie origini, genetiche, psicologiche” sostiene Riccardo Dalle Grave, presidente dell’Aidap (associazione italiana disturbi dell’alimentazione e del peso). Anche dal mondo dei pubblicitari c’è perplessita: ‘’Mi auguro molto caldamente che gli effetti di questa pubblicazione siano stati prima testati con grande attenzione e che i risultati siano stati incoraggianti” è l’auspicio di Annamaria Testa.
Toscani chiosa: “Il paradosso è che ci si sconvolge davanti all’immagine e non di fronte alla realtà. Io ho fatto, come sempre, un lavoro da reporter: ho testimoniato il mio tempo'’.



pasquale orlando: Abbatte un tab�o sfrutta i malati? Toscani choc sull’anoressia

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