Monday, March 31, 2008

Scontro sulla ricostruzione ma quanta ipocrisia ....

LA CRONACA Nella stessa giornata della morte di Sandri, altra tragedia: in un autogrill vicino Asti un pullman di tifosi bianconeri investe e uccide un tifoso emiliano, Matteo Bagnaresi. Due versioni sull'accaduto. Il questore: «Niente scontri, fatalità». Alcuni testimoni: «Tifosi Juve aggrediti». Solidarietà da Abete. Juve-Parma rinviata: recupero il 16 aprile?
ROMA, 30 marzo - Un giovane tifoso del Parma è stato travolto e ucciso nell'area di servizio «Crocetta», vicino Torino, da un pullman di tifosi della Juventus. L'incidente è avvenuto attorno alle 12.45. La vittima si chiamava Matteo Bagnaresi, viveva a Parma e avrebbe compiuto 28 anni a settembre. Era figlio unico e faceva parte dei «Boys», storico gruppo della tifoseria gialloblù. È morto sul colpo ed il suo corpo è ancora sul luogo dell'incidente, coperto da un telo. Nell'area di servizio sono arrivati i genitori del tifoso morto, mentre l'autista è sotto interrogatorio: l'uomo ha raccontato agli agenti della Polizia stradale di non essersi accorto di avere investito una persona. Sul posto è arrivato il questore di Asti, Antonio Nanni, poichè l'area di servizio si trova in territorio astigiano, al confine con l'alessandrino.

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pasquale orlando: Scontro sulla ricostruzione ma quanta ipocrisia ....

Saturday, March 15, 2008

Rosy Bindi: Sulla famiglia appropriazione indebita del Pdl

Il programma del Pdl sulla famiglia è un caso di vera e propria appropriazione indebita. L’elenco delle proposte è in realtà la brutta copia di leggi o misure adottate dal governo Prodi.
Dichiarazioni di Rosy Bindi a margine del convegno Acli Campania sul Patto Campano per la famiglia.
Il programma del Pdl sulla famiglia è un caso di vera e propria appropriazione indebita. L’elenco delle proposte è in realtà la brutta copia di leggi o misure adottate dal governo Prodi. Il grande piano per gli asili? E’ già stato finanziato nei mesi scorsi con quasi 800 milioni di euro. Risorse vere, mai viste prima d’ora, trasferite alle regioni che potranno così realizzare 70 mila nuovi posti in nidi pubblici, privati e aziendali e nelle sezioni primavera, una nuova opportunità per i bambini dai 2 ai 3 anni introdotta in questo anno scolastico.

La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro? Abbiamo già modificato la legge 53, ampliando la platea di chi potrà beneficiare dei congedi parentali con più flessibilità negli orari e nuove garanzie per le madri lavoratrici nei percorsi di carriera; abbiamo triplicato le risorse per i progetti di conciliazione e riconosciuto anche ai genitori adottivi e affidatari gli stessi diritti dei genitori naturali.

Il fisco più giusto a misura di famiglia? E' quello che abbiamo cominciato a fare con un investimento di 6 miliardi di euro per gli assegni familiari ai redditi medio-bassi, con la detrazione di 1.200 euro all’anno per le famiglie numerose, con la rivalutazione degli assegni per le famiglie con disabili a carico. La Finanziaria 2008 ha ridotto fortemente il peso dell’Ici sulla prima casa, fino a eliminare l’imposta per il 40% delle famiglie, e abbiamo finanziato un piano di rilancio dell’edilizia pubblica per affrontare in modo strutturale l’emergenza casa, soprattutto per le giovani coppie.

Il Pdl annuncia pene più severe contro la violenza sulle donne e i bambini ma dovrebbe spiegare perché ha ostacolato l’approvazione del disegno di legge presentato dal governo che introduceva nuove fattispecie di reato, come lo stalking e il grooming, e una organica strategia di prevenzione. Abbiamo rafforzato la tutela della maternità per le lavoratrici precarie, investito nella buona occupazione per le donne, soprattutto nel Mezzogiorno, e rilanciato con risorse ad hoc la rete dei consultori familiari.
E’ bene ricordare che nei cinque anni di governo Berlusconi neppure un euro è andato agli asili nido, gli assegni familiari sono rimasti bloccati, il Fondo sociale è stato dimezzato e si pagava il ticket sulle medicine. L’omogeneità culturale millantata dal PDL sul tema della famiglia in realtà si riduce all’omogeneità di tante ipocrisie. Compresa quella sui Dico: a differenza del Pdl, infatti, noi non metteremo mai in contrapposizione i diritti della famiglia con quelli delle persone.

Wednesday, March 12, 2008

politiche familiari: il messaggio di Napolitano alle acli campania

Giorgio Napolitano: “L'impegno a favorire e sostenere la piena affermazione dei valori e delle risorse presenti nel mondo familiare impone l'adozione concreta di politiche pubbliche di tutela.”

Il Capo dello Stato ha inviato un messaggio alle Acli della Campania in occasione della firma del “Patto Campano per la Famiglia”


Napoli, 12 marzo 2008 – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio alla presidente regionale delle Acli della Campania Eleonora Cavallaro per sostenere il “Patto campano per la famiglia” che sarà presentato venerdì mattina a partire dalle 9.30 all’Hotel Ramada di via Galileo Ferraris, a Napoli.

Ecco il testo della lettera: “La cerimonia della firma del 'Patto Campano della Famiglia' conclude un lungo e significativo cammino di riflessione che le Acli della Campania hanno avviato per individuare le misure più idonee a sostenere la famiglia. L'impegno a favorire e sostenere la piena affermazione dei valori e delle risorse presenti nel mondo familiare sancito nella nostra Costituzione, impone l'adozione concreta di politiche pubbliche di tutela, rendendo possibile la combinazione di vita lavorativa e vita familiare nella parità tra i coniugi e, in particolare, assistendo i nuclei familiari più deboli, spesso minacciati da situazioni di grave disagio.
Con l'auspicio che il confronto costruttivo su questi temi possa contribuire alla ricerca di soluzioni efficaci e largamente condivise, il presidente della Repubblica rivolge alle autorità presenti e a tutti i convenuti un saluto cordiale.”

Saranno presenti alla manifestazione, in cui sarà presentato un documento programmatico realizzato “dal basso” e che ha l’obiettivo di “conciliare sostegno alla famiglia e sviluppo socio-economico della società”, il ministro della Famiglia Rosy Bindi, l’arcivescovo di Napoli cardinale Crescenzio Sepe, il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, il presidente del Polo delle Scienze Umane dell’università Federico II Massimo Marrelli. Con loro anche Luca Jahier, membro del Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea, Marie Panayotopolous-Cassiotou, presidente dell’integruppo Famiglia e Protezione dell’Infanzia del Parlamento Europeo, Rosa Russo Jervolino, sindaco di Napoli. Introdurranno Pasquale Orlando, presidente provinciale delle Acli di Napoli ed Eleonora Cavallaro, presidente regionale delle Acli della Campania.

A seguire la presentazione del Patto si svolgerà il Congresso Regionale delle Acli della Campania, chiamato ad eleggere i nuovi organismi in vista del Congresso Nazionale che si terrà a Roma dal primo al 4 maggio 2008. Sarà l’occasione per fare il bilancio del quadriennio appena trascorso sotto la guida di Eleonora Cavallaro.


pasquale orlando: politiche familiari: il messaggio di Napolitano alle acli campania

Friday, March 07, 2008

Rigenerare la politica a Napoli con la societ�civile organizzata.

Ha ragione Mario Di Costanzo a proposito dei cattolici che a Napoli affrontano concretamente i problemi della città con riflessioni, proposte e azioni concrete.

Tanto più dovremmo riflettere in generale sulla complessiva politicità del sociale che, a ben guardare, è l’unica speranza per una rigenerazione della partecipazione civile a Napoli e in Campania dove la transizione in atto non può essere affidata solo ad un rimescolamento del ceto politico. Immaginare cioè che basta espellere dal campo De Mita, Mastella e Bassolino per continuare lo stesso gioco è francamente insoddisfacente. Non serve far avanzare le seconde file, non bastano gli scatti automatici di carriera che pure nel pubblico impiego sono superati.

Serve piuttosto utilizzare un anno per favorire una vera e propria rinascita del dibattito politico a partire dalle esigenze della città, censendo le mille esperienze positive che sono in atto e spingendole ad un passo avanti nella responsabilità pubblica.

In genere nei momenti di crisi c'è la tentazione di distinguersi, di appartarsi, di aspettare tempi migliori per evitare di contaminarsi. E' necessario il contrario affrontando i problemi aprendo un dialogo a tutto campo. La porta della politica però, deve spalancarsi e non ancora è così. Lo vediamo nella composizione delle liste e nella definizione dei percorsi.

L’emergenza rifiuti spinge molti a chiedere un corto circuito. Io credo che una riflessione collettiva sia indispensabile in una fase in cui è opportuno costruire il futuro su basi solide. In questo senso è segno di responsabilità garantire la gestione dell’emergenza tenendo in vita le istituzioni locali che i cittadini hanno scelto. Emergenza e prospettiva vanno coniugate evitando di pensare che la situazione del problema sia il commissariamento generale. Dai rifiuti, agli enti locali, all’economia.

Del resto i nostri problemi vanno purtroppo oltre l’emergenza rifiuti e il fuggi fuggi generale metterebbe in crisi lo stesso ordine pubblico insieme alla programmazione dei fondi comunitari in corso.

Giustamente Di Costanzo cita il Cardinale che afferma : «Senza indulgere al lamento o al vittimismo, senza aspettare che altri prendano a cuore le sorti del Sud (...) è tempo che i napoletani si riapproprino della loro terra... Abbiamo le energie per farlo!» (Il sangue e la speranza, 19 settembre 2006). Ebbene sarebbe miope non notare che sono nati cento fiori di partecipazione matura e responsabile: dai comuni ricicloni, alla diffusa esperienza della cooperazione sociale oggi stretta nella morsa di un welfare residuale, all’associazionismo di promozione sociale che tiene aperte migliaia di sedi come presidi di educazione civica e popolare senza dimenticare il lavoro quotidiano di centinaia di parrocchie.

A Napoli e in Campania dovremmo riflettere sullo stesso concetto di società civile su cui spesso si è equivocato. C’è un’idea di società civile fatta da singoli (intellettuali, imprenditori, professionisti) che di volta in volta vengono cooptati o espulsi dal ceto politico per motivi di consenso o interesse.

Io tornei a valorizzare i corpi intermedi della nostra società, quei soggetti organizzati in grado di esprimere con continuità un ruolo determinante di coesione sociale oggi messo in crisi dalla perdita di peso della politica.

Un anno fa le ACLI di Napoli proponevano una pista di lavoro sintetizzata nel trittico: Legami associativi, risorse territoriali, classe dirigente diffusa; lo riproponiamo venerdì con un congresso regionale preparato da duecento assemblee di base e cinque congressi provinciali che hanno coinvolto i circa cinquantamila soci campani.
Si può fare anche in Campania, cambiando mentalità e costruendo il futuro abitando responsabilmente il presente.

tratto da:

pasquale orlando: Rigenerare la politica a Napoli con la societ�civile organizzata.

Wednesday, March 05, 2008

800 60 90 80: il numero verde Acli-Anmil per la sicurezza del lavoro

Presentata l'iniziativa per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, l'assistenza e il patrocinio dei lavoratori

Roma, 4 marzo - La gravità del fenomeno infortunistico continua ad essere una realtà talmente preoccupante da suscitare l’intervento delle massime autorità istituzionali.

Di fronte a questa situazione, condividendo il comune obiettivo di volersi proporre come parti attive e concretamente impegnate a contribuire al miglioramento di tale situazione, le Acli e l’Anmil hanno dato vita ad una nuova Associazione denominata 'Lavoro & Sicurezza'.

Per garantire i primari servizi di informazione e assistenza alla collettività, la nuova Associazione si avvarrà innanzitutto di un Numero Verde in grado di soddisfare un primo livello di bisogni e poi, grazie alla capillare presenza sul territorio di Anmil e Acli, offrirà un’assistenza qualificata e altamente professionale per coloro che avessero bisogno di un aiuto più concreto.

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