Wednesday, December 29, 2010
A Benevento Il 31 dicembre si alterneranno sul palco i 'Baustelle' e la 'Bandabard�
Saturday, November 27, 2010
«Il terzo settore per far ripartire la città»
Thursday, November 25, 2010
Congresso Acli Napoli: “Ci rifiutiamo di restare a braccia conserte, osiamo costruire il futuro"
Il presidente Pasquale Orlando:
“Ci rifiutiamo di restare a braccia conserte, osiamo costruire il futuro”Napoli, 24 novembre 2010 - Si terrà venerdì 26 e sabato 27 il XXV Congresso provinciale delle Acli di Napoli, presso il chiostro dei padri Teatini, nella basilica di San Paolo Maggiore, via dei Tribunali 76.
Il Consiglio provinciale dell’associazione dei lavoratori cristiani ha infatti convocato il congresso dal titolo “Pane e Speranza. Associazionismo, Ben/essere, Mezzogiorno”. Su questo tema si sono confrontate nella scorsa settimana le centinaia di strutture di base delle Acli partenopee, che associano circa venticinquemila persone.
La relazione del presidente provinciale Pasquale Orlando introdurrà i lavori, a cui saranno presenti, tra gli altri, il cardinale Crescenzio Sepe, il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino, l’assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Napoli Francesco Pinto, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero.
“Le Acli – afferma Orlando - confermano l'orientamento teso a valorizzare il capitale sociale della metropoli assegnando all'associazionismo e alla società civile organizzata un ruolo determinante nella crescita e nella rigenerazione della città e dell'area metropolitana di Napoli. Numerose sono, infatti, le esperienze che attendono rappresentanza politica e per questo le Acli di Napoli si candidano come moderna scuola di formazione politica.”
“Abbiamo voluto – continua Orlando – riprendere, nel nostro tema, le parole del cardinale Sepe, che ha fatto luce su una realtà già fotografata da realtà buie, che riguardano emergenza rifiuti, povertà, disoccupazione, cassa integrazione e lavoro a chiamata: sono tanti gli indici della depressione. Noi vogliamo, però, che Napoli abbia pane e speranza e siamo sicuro che il terzo settore può dare il suo forte contributo in questo senso. Rispetto, infatti, ai drammi del nostro tempo alcuni restano con le mani conserte a criticare come spesso accade a famosi opinion leader, altri con le mani in tasca per un’elemosina o per il fund raising, altri con le mani in alto per protestare e un pò arrendersi, Tanti tra noi mettono le mani in pasta per cambiare le cose, oggi dobbiamo osare di andare mano nella mano per costruire una rete solida in grado di reggere all’urto e cominciare a costruire il futuro.”
pasquale orlando news sociali: Congresso Acli Napoli: “Ci rifiutiamo di restare a braccia conserte, osiamo costruire il futuro"
Tuesday, November 09, 2010
Un volontariato per Pompei e i beni culturali a rischio
Le ACLI Provinciali di Napoli e ABC Acli Beni Culturali, di fronte alle immagini drammatiche del crollo strutturale della “Schola Armatorarum” di Pompei, non possono che con amarezza condividere l’espressione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “ è una vergogna per l’Italia”.
Pompei è per l’umanità il sito archeologico più importante d’Europa e del mondo, con una propria capacità di attrazione di visitatori indipendentemente dal contesto territoriale.
E’ certamente paradossale che per incuria o incapacità si lasci degradare un patrimonio da tutti invidiato.
Sono ancora più ingiustificate le affermazioni di queste ultime ore rivolte unicamente allo scarico delle responsabilità.
"Non è ammissibile- afferma il presidente delle ACLI Napoletane Pasquale Orlando- che di fronte ad un disastro non scatti in ognuno il principio etico dell’assunzione conseguente delle proprie responsabilità, anche per un utilizzo improprio di significative risorse pubbliche assegnate.
Le ACLI Provinciali di Napoli e ABC Acli Beni Culturali - confermano Paolo Pantani e Bruno Esposito di Acli ABC- si dichiarano in ogni caso pronte a rendere disponibili le proprie risorse territoriali del volontariato e le capacità professionali di architetti, ingegneri, archeologi, esperti in conservazione di beni culturali, manager e specialisti che operano costantemente all’interno delle Associazioni del volontariato.
Wednesday, November 03, 2010
Turismo sociale, le Acli chiedono al vicepresidente De Mita di affidare la gestione dei beni culturali chiusi al terzo settore
Monday, October 18, 2010
Le ACLI di Napoli verso il XXV Congresso Provinciale
le ACLI di Napoli terranno il loro Congresso Provinciale nei giorni venerdì 26 e sabato 27 novembre pv presso il chiostro dei Teatini all'interno della Basilica S.Paolo in Via dei Tribunali- piazza S.Gaetano.
Il tema scelto per il Congresso è: "Pane e Speranza. Associazionismo, Ben/Essere, Mezzogiorno" .
La scelta del luogo vuole testimoniare la voglia di riscatto del centro storico riscoprendo e valorizzando luoghi significativi e spesso paradossalmente poco conosciuti. Il nostro vuole essere un contributo alla costruzione di una rete sociale tesa alla crescita del territorio per il bene comune.
Le ACLI napoletane che rinnoveranno i gruppi dirigenti con un congresso ampio e partecipato, associano nella provincia di Napoli circa venticinquemila persone nei circoli territoriali (60) nelle società sportive (180), nei nuclei delle ACLI Colf delle donne straniere, nei gruppi giovanili, nei Centri di turismo sociale,nell'associazione beni culturali e servono circa trentamila cittadini attraverso il Patronato e il Caf e gli altri servizi al cittadino che promuoviamo.
Friday, October 01, 2010
Il forum delle persone e associazioni cattoliche per il lavoro: l'opinione di D'Antoni da Europa.
Oggi in piazza per il Sud
Bonanni a Napoli: Sud può essere California d'Europa
di Ilaria Storti
Thursday, September 30, 2010
Forum lavoro e cattolici a Napoli.
"Bisogna rimettere il tema del Sud al centro dell'agenda politica. Non è possibile che si spostino risorse per pagare le multe all'Unione Europea per il comportamento dei produttori di latte del nord e poi si taglino i fondi che permettono di creare occupazione e sviluppo al Mezzogiorno." Lo ha affermato Pasquale Orlando, presidente delle Acli di Napoli, sul palco dell'evento organizzato stamattina dalle associazioni del laicato cattolico, tra cui Acli, Cisl, Mcl, Compagnie delle Opere e Confcooperative, presso la Mostra d'Oltremare di Napoli.
"Il terzo settore - ha proseguito - può fare molto per la rinascita delle nostre terre e farà la sua parte.. Nelle nostre terre davanti ad un problema c'è chi si mette le mani dietro la schiena per tirarsi indietro, chi le alza per arrendersi, chi se le mette in tasca per dare, al massimo, un contributo economico. Poi ci siamo noi, che invece vogliamo avere le mani in pasta e sporcarcele per quello che è giusto: difendere i diritti dei cittadini del Sud Italia, che vivono quotidianamente situazioni drammatiche con le Istituzioni che raramente ascoltano il loro grido di dolore."
Sunday, September 26, 2010
Le Acli di Napoli al fianco dei lavoratori della Fincantieri di Castellammare di Stabia
Napoli, 24 settembre 2010 – Le Acli di Napoli al fianco dei lavoratori della Fincantieri di Castellammare di Stabia che questa mattina, dopo aver proclamato uno sciopero di otto ore, scenderanno in strada con un corteo per difendere il loro sacrosanto diritto al mantenimento del lavoro.
“Da decenni la nostra associazione �al fianco delle battaglie dei lavoratori della Fincantieri e non intendiamo lasciarli soli in questo buio momento – spiega il presidente provinciale dell’associazione dei lavoratori cristiani Pasquale Orlando – Insieme al circolo di Castellammare, presieduto da Carmine Raimo, le Acli provinciali chiedono che siano salvaguardati i livelli occupazionali in uno stabilimento che ha sempre prodotto ricchezza per la societ�e che oggi non pu�essere cancellato con un semplice colpo di spugna, come se nulla fosse: mandare sul lastrico centinaia di famiglie sarebbe un atto irresponsabile ed inumano. Ci appelliamo, con il sindaco Bobbio, agli armatori privati, in particolare a quelli campani, affinch�portino nuove commesse allo stabilimento stabiese in modo da garantirne non solo una decorosa sussistenza ma anche un pieno rilancio.”"
Thursday, August 12, 2010
La FAP Acli: “Cinque milioni di anziani soli in casa a Ferragosto: i Comuni mettano in campo la necessaria assistenza.”
pasquale orlando news sociali: La FAP Acli: “Cinque milioni di anziani soli in casa a Ferragosto: i Comuni mettano in campo la necessaria assistenza.”
Roma, 12 agosto 2010 - “Le nostre stime ci dicono che almeno cinque milioni di anziani resteranno a casa, spesso da soli, a cavallo di Ferragosto. Chiediamo ai Comuni di mettere in campo servizi straordinari di assistenza. – lo afferma il presidente nazionale della FAP – Federazione Anziani e Pensionati delle Acli, Pasquale Orlando - Chi rimane solo nelle settimane più calde dell'anno dovrebbero poter chiedere assistenza domiciliare o di essere accompagnati a fare una visita medica, fare la spesa, un aiuto per prendere delle medicine in farmacia, magari un pò di compagnia a casa: tutte quelle semplici esigenze quotidiane per le quali una persona che rimane sola nei giorni centrali di agosto, con i parenti e gli amici più stretti in vacanza, per le quali un anziano o un’anziana non sanno a chi rivolgersi. Molti Comuni si sono attrezzati per tempo ma altri non l’hanno fatto. Per questo è necessario porre in essere misure straordinarie."
“La FAP – prosegue Orlando - crede che le politiche sociali siano indispensabili alla tenuta della necessaria coesione sociale del Paese e che senza tutela delle fasce deboli l'Italia non potrà garantirsi i presupposti dello sviluppo. In primo luogo è necessario garantire ad anziani e pensionati per garantire i livelli essenziali di assistenza, poiché sono tantissime le persone non autosufficienti che subiscono una drammatica emarginazione. L'anziano è davvero una grande risorsa sociale in una fase in cui le giovani generazioni si vedono chiuse le porte del mercato del lavoro ma la loro difesa è ancora più necessaria quando la risorsa si esaurisce e la società emargina le persone anziane. Questo lavoro non può svolgersi solo a livello centrale ma deve percorrere i territori comunità per comunità.”
Tuesday, July 27, 2010
Sunday, July 04, 2010
Risorsa mezzogiorno: successo dell'iniziativa in Abruzzo.
Tuesday, June 29, 2010
Sunday, June 27, 2010
Nel Paese dei falsi invalidi salviamo i veri Patronati.
Wednesday, May 19, 2010
Tuesday, May 18, 2010
Oggi a San Giorgio a Cremano la presentazione del libro "cos�ci uccidono" di Emiliano Fittipaldi
Data: mercoledì 19 maggio 2010
Ora: 18.00 - 20.00
Luogo: VesuvioLibri -Villa BrunoSan Giorgio a Cremano
La manifestazione è organizzata dal circolo Acli "G. Lazzati" di San Giorgio a Cremano e dai Giovani delle Acli di Napoli. Modererà Michele M. Ippolito, giornalista. Interverranno Paolo Pisanti, editore; Pasquale Orlando, responsabile Acli Mezzogiorno. I ragazzi del liceo scientifico cittadino leggeranno brani selezionati del libro di Fittipaldi.
Monday, May 17, 2010
Bagno di folla in San Pietro per la giornata di solidariet�a Ratzinger. Grande presenza delle ACLI napoletane.
Grande delegazione delle ACLI Napoletane: addetti sociali del patronato ACLI con il direttore Pasquale De Dilectis e i gruppi della Fap Acli guidati da Gennaro Guida. "Diverse centinaia di lavoratori cristiani delle ACLI napoletane- ha dchiarato Pasquale Orlando, presidente delle ACLI di Napoli-hanno dato il segno della nostra solidarietà e il nostro affetto filiale a Papa Benedetto XVI, che con coraggio e determinazione sta operando per la verità e la purificazione nella Chiesa, favorendo la collaborazione con le autorità civili per la prevenzione e la punizione di questi crimini. Mentre respingiamo gli ingiusti attacchi di cui è stato fatto oggetto il S. Padre esprimiamo- conclude Pasquale Orlando- sgomento per l’emergere di casi di pedofilia che vedono coinvolti anche membri del clero e degli ordini religiosi ed oggi manifestiamo solidarietà alle vittime di questi abusi"
Wednesday, May 12, 2010
Friday, April 30, 2010
Tuesday, April 13, 2010
Wednesday, March 17, 2010
Il 20 marzo al Palazzetto del Mare di Castellammare di Stabia la IV� edizione di “Diritti in piazza”
COMUNICATO STAMPA
“La Legalità nel lavoro”
Se parliamo di lavoro voglio vederci chiaro!
il 20 marzo al Palazzetto del Mare di Castellammare di Stabia
la IV° edizione di “Diritti in piazza”
Napoli, 17 marzo 2010 - A Castellammare di Stabia, presso il “Palazzetto del Mare”, e in 300 piazze d’Italia il 20 marzo sarà il momento di “Diritti in piazza”, la campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione dei cittadini e dei lavoratori, promossa dalle Acli e dal Patronato Acli che, quest’anno, porterà al centro del dibattito il tema della legalità nel lavoro.
“Abbiamo a cuore la persona, il lavoratore, la sua famiglia, con i suoi doveri ed i suoi diritti, il suo oggi ed il suo domani, ed allora se parliamo di lavoro voglio vederci chiaro. – afferma il presidente delle Acli di Napoli e responsabile per il Mezzogiorno, Pasquale Orlando - Perché parlare di lavoro? Perché un lavoro dignitoso è la premessa affinché ognuno possa realizzarsi pienamente nella propria dimensione personale e collettiva; ma anche per ribadire le responsabilità che ci vincolano, in quanto cittadini, gli uni agli altri e rivendicare i diritti che abbiamo e i doveri che non possiamo esimerci dal rispettare. Per la Campania abbiamo scelto Castellammare di Stabia perché questa importante città è, suo malgrado, teatro di una crisi economica ed occupazionale senza precedenti e centinaia di lavoratori rischiano il posto e su di loro aleggia lo spettro dell’impossibilità di sostenere le proprie famiglie.
Per conoscere i loro diritti, di oggi e di domani, su contributi, maternità, futura pensione, salute, infortuni sul lavoro e disoccupazione i cittadini possono recarsi al Palazzetto del Mare di Castellammare o, in alternativa, visitare il sitowww.patronato.acli.it e contattare il Patronato Acli al numero verde 800.74.00.44.
“In un Paese dominato dal bisogno di lavorare ad ogni costo, - prosegue Orlando - parlare di legalità significa diffondere una cultura di responsabilità e rispetto; significa invertire il senso; ovvero dire basta al lavoro nero, ridurre le disuguaglianze sociali e garantire la tutela dei diritti e doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro. In Italia, il lavoro illegale produce un’economia sotterranea pari ad oltre 350 miliardi di euro.Questo significa che esistono circa tre milioni di lavoratori in nero ai quali non vengono versati regolarmente i contributi e che non possono usufruire del sistema nazionale di previdenza sociale obbligatorio e complementare. Essere previdenti significa contribuire con una piccola quota del proprio reddito ad un sistema di sicurezza sociale che garantisce un reddito, o parte di esso a chi ne ha più bisogno. Il lavoro irregolare nega dignità e cittadinanza ai lavoratori ed è la causa principale di una scorretta concorrenza e di un progressivo impoverimento dei sistemi produttivi e di protezione sociale.”
“Diritti in piazza” per camminare insieme nella giusta direzione volta a promuovere la legalità nel Paese, condannando e perseguendo la cultura e la pratica del lavoro nero attraverso l’informazione e la diffusione delle politiche per l’emersione, l’aumento dei controlli e la tutela di tutti i lavoratori. Lo slogan delle Acli è: “Se è vero che il lavoro è il fondamento della nostra democrazia, insieme possiamo tutelarlo.”
Per comunicazioni: Michele M. Ippolito (Portavoce Acli Napoli) – 3403008340 / 3939019211
Saturday, March 13, 2010
pasquale orlando news sociali: diritti in piazza
Friday, February 26, 2010
Le Acli di Napoli: Il documento della Cei sul Mezzogiorno �un grido di dolore a difesa dei deboli.
Le Acli di Napoli: Il documento della Cei sul Mezzogiorno è un grido di dolore a difesa dei deboli.
Wednesday, January 20, 2010
Monday, January 18, 2010
Zone Franche Urbane: Le preoccupazioni del Comune di Napoli ed i prossimi incontri.
In merito alle zone franche urbane italiane istituite dal Governo, e tra queste Napoli Est, l'Assessore allo Sviluppo del Comune di Napoli con delega alle Zone Franche, Mario Raffa, dichiara quanto segue:
"Le notizie di stampa di questi giorni, e in particolare quelle di ieri e di oggi, sulle Zone Franche Urbane, a proposito del clima di preoccupazione di molti enti locali riguardo alle novità introdotte per questo strumento dal recente Decreto Milleproroghe, pongono in allarme il Comune di Napoli sul mantenimento degli impegni, da parte del Governo, sulla natura e, di conseguenza, sulle modalità di attuazione delle misure di agevolazione fiscale e contributiva inizialmente previste per questo strumento.
A questo proposito stiamo valutando con la Regione di organizzare una iniziativa pubblica su questo tema il prima possibile, magari subito dopo l'incontro che il Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha convocato per il prossimo 21 gennaio con tutti gli Amministratori locali delle ZFU. L'obiettivo è quello di invitare a raccolta tutte le forze politiche, le istituzioni comunali, provinciali e regionali, le associazioni imprenditoriali, per unirsi nel rappresentare la necessità che si acceleri nell’attuazione delle Zone Franche Urbane nel pieno rispetto delle condizioni inizialmente previste di esenzione fiscale e contributiva, che hanno motivato il lavoro svolto, le risorse impegnate, gli accordi politici sottoscritti, e sulla cui base sono già maturate aspettative, investimenti, assunzioni.
La preoccupazione del Comune di Napoli, condivisa tra molti Sindaci delle 22 Zone Franche Urbane, è stata espressa anche da alcuni Presidenti delle regioni in cui le ZFU sono situate - per gran parte localizzate al Sud – e, per quanto riguarda la Campania, dal PresidenteAntonio Bassolino, che le ha esplicitate in una lettera indirizzata dal Governatore al Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a cui quest'ultimo ha risposto criticando, in un comunicato stampa di ieri, l'impostazione della legge istitutiva della ZFU e denunciando l'assenza di sufficiente copertura finanziaria per questo strumento agevolativo.
Sulle dichiarazioni del Ministro è intervenuto ieri anche l'europarlamentare Andrea Cozzolino, ex Assessore regionale alle Attività Produttive, che ha rivolto un appello al Governo perché finanzi lo strumento agevolativo con l'extragettito dello scudo fiscale. Un paio di settimane fa anche il Vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, si è dichiarato allarmato per il fatto che il decreto, avendo modificato il regime di aiuti previsto per le ZFU, rischia di annullare l'autorizzazione ricevuta ad ottobre dalla UE e di azzerare la procedura concordata con la Commissione.
Come è noto, la Zona Franca Urbana prevedeva, per le piccole e micro imprese che danno avvio alla loro attività nell'arco di tempo compreso tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 1012, l'esenzione dalle imposte sui redditi, l'esenzione dall'IRAP, l'esenzione dall'ICI e, infine, l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali.
Purtroppo, il decreto Milleproroghe ha approvato una misura riguardante le Zone Franche italiane, e quindi anche quella di Napoli, chemodifica in maniera sostanziale il contenuto e il meccanismo dell'agevolazione prevista per chi investe nella zona franca, stravolgendone le finalità. All'esenzione fiscale su tutte le imposte e i contributi si sostituisce una semplice deduzione fiscale, parametrata per giuntasolo all'ICI e agli eventuali contributi previdenziali versati per i lavoratori dipendenti.
Questa misura, che non è stata in alcun modo discussa con i Comuni e le Regioni beneficiari delle ZFU, laddove il decreto fosse convertito in legge - cosa che avverrà entro la fine di febbraio 2010 - , rischierebbe di snaturare e di ridimensionare significativamente la portata dello strumento agevolativo.
Per altro, la parametrazione della deduzione alla sola ICI rischia di avvantaggiare chi possiede, o ha la possibilità di acquistare, una sede operativa rispetto a chi opera in un locale in fitto, e di creare tensioni sul mercato immobiliare locale, che già nei mesi scorsi ha registrato un significativo innalzamento dei prezzi. Questo rialzo, oltre a creare sperequative barriere all'entrata per le imprese intenzionate ad investire in zona, di fatto potrebbe assorbire e dunque ridurre i benefici derivanti dalle agevolazioni.
Inoltre, anche la deduzione parametrata ai contributi versati per i dipendenti rischierebbe di premiare maggiormente le imprese esistenti e strutturate, con dipendenti già in organico, rispetto alle imprese giovani e di piccole dimensioni che proprio attraverso l'accesso alle agevolazioni potrebbero essere incentivate ad assumere per crescere e svilupparsi.
Mario Raffa