Tuesday, November 06, 2007

Costretti a vendere rifiuti e nessuno si scandalizza

Lavora alla Scuola della Pace, a Scampia, dove sono accolti bambini italiani e rom. Una battaglia quotidiana, spicciola e ambiziosa nello stesso tempo, quella di Enzo Somma della Comunità di Sant’Egidio. Ha i toni pacati di chi sa che la convivenza e l’integrazione hanno bisogno di tempi lunghi e di parole chiare. Aspettando l’integrazione che verrà, intanto c’è lo spettacolo degradante del mercatino della spazzatura a corso Garibaldi. «In questo spettacolo a recitare la parte più degradante sono proprio i rom. Certo c’è il disagio del quartiere, ma colpisce che nella nostra società del benessere c’è chi per sopravvivere deve vendere quello che raccoglie nella spazzatura. È questo tipo di povertà che dovrebbe scandalizzarci». Invece? «Invece prevale il clima di allarme sociale. Tutto finisce nel calderone dell’intolleranza: il mercatino dell’immondizia non è la stessa cosa dell’omicidio di Roma. È solo fastidio urbano». Sono due problemi differenti. Ma far prosperare questo degrado non spinge verso l’invocazione di misure come la tolleranza zero, facendo di tutta l’erba un fascio? «È un rischio reale.


pasquale orlando: Costretti a vendere rifiuti e nessuno si scandalizza

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