La FAP ACLI esprime netta contrarietà nei confronti dei nuovi ticket introdotti dalla manovra finanziaria del Governo.
Molte persone, soprattutto anziani e pensionati - ha dichiarato il Segretario nazionale Pasquale Orlando - saranno costrette a rinunciare alle cure mediche mentre in tanti saranno spinti verso la sanità privata a pagamento che sarà competitiva dal punto di vista economico ed avvantaggiata dai ridotti tempi di attesa.
Per affrontare il debito - secondo la FAP ACLI - si poteva fare diversamente, intervenendo sulle larghe sacche di evasione fiscale e riducendo i costi della politica.
La manovra avrebbe dovuto cogliere l'occasione per realizzare migliore equità sociale anche sui ticket sanitari ed in particolare si poteva procedere in base al reddito.
Se risultasse indispensabile introdurre altri ticket sanitari è meglio introdurre una modulazione per fasce di reddito - ha spiegato Pasquale Orlando - oggi i nuovi ticket nella sanità sono insopportabili perché agiscono su situazioni di bisogno e sofferenza delle persone. La sostenibilità economica della spesa sanitaria deve fare i conti con la sostenibilità 'sociale' dei provvedimenti.
Confidiamo - conclude la nota della FAP ACLI - che al tavolo delle Regioni con il Ministro Fazio si lavori ad una più equa rimodulazione del lato sanitario della manovra, tagliando sprechi e non negando il diritto alla salute di anziani e pensionati.
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