Si è tenuto a Matera il Convegno nazionale promosso da Acli Terra sul tema “Agricoltura sociale e nuovo welfare rurale”.
Aperto dai contributi dei dirigenti delle Acli e di Acli Terra della Basilicata, Domenico Corrado, Gennaro Napodano, Gennaro Bonelli, Emanuele Brescia, Leonardo Braico e Giulio Sarli, il Convegno ha sviluppato una discussione molto articolata sulla dimensione sociale, oltre che economica, dell’agricoltura e sulla proponibilità di un nuovo welfare rurale.
Autorevoli presenze di dirigenti nazionali delle Acli, e di diverse regioni italiane, daGianluca Budano a Giuseppe Cecere, a Tommaso Loiodice, a Pasquale Orlando, aPier Paolo Napoletano, a Filippo Pugliese, a Paolo Cipriani, hanno qualificato l’iniziativa nel segno di una manifesta pratica di integrazione tra l’Associazione professionale agricola e le Acli in tutte le loro forme organizzative specifiche.
Molto apprezzati i contributi dell’Assessore regionale all’Agricoltura, On. Vincenzo Viti, che delineato tutte le iniziative in cantiere presso la Regione Basilicata rivolte allo sviluppo dell’agricoltura sociale, e dell’ On. Senatrice Maria Antezza.
La relazione centrale del Convegno è stata tenuta da Alfonso Pascale, Presidente della Rete Nazionale delle Fattorie sociali, che ha sottolineato ed apprezzato la collaborazione con Acli Terra, con la quale conviene nel ritenere non rinviabile una forte riconsiderazione del comparto agricolo da parte delle autorità pubbliche ed istituzionali.
I lavori del Convegno sono stati presieduti e coordinati da Michele Rizzi, Vice Presidente Nazionale Vicario delle Acli che, nel suo intervento, ha richiamato la volontà delle Acli di investire il massimo interesse possibile per lo sviluppo dell’associazionismo professionale agricolo, quasi come un ritorno alle origini del movimento.
Per Rizzi le condizioni del comparto agricolo in Italia ripropongono, con particolare sollecitudine, alle forze politiche, di governo e di opposizione, il dovere di riconsiderare i termini della questione meridionale in una visione aggiornata che riassuma il ruolo essenziale dell’agricoltura, in maniera non convenzionale, per l’immenso capitale sociale che essa è in grado di esprimere.
Ha concluso i lavori del Convegno l’intervento del Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, che ha precisato come l’agricoltura sociale non è, semplicisticamente, un’evasione, né un’alternativa alle forme più tradizionali di agricoltura e neppure una opportunità di diversificazione; è, invece, un insieme di esperienze e di pratiche che possono concretamente integrare attività produttive e benefici sociali e generare una nuova coesione nelle comunità rurali .
In definitiva, per Zannini, un’agricoltura che, mentre esige più welfare pubblico, a sostegno di persone e territori spesso “marginali”, che salvaguardano comunità, paesaggi, tipicità e biodiversità, promuove, essa stessa, forme originali di welfare
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