Tuesday, August 23, 2011

Dal 15 al 18 settembre a Telese quattro giorni con Risorsa Mezzogiorno

Dal 15 al 18 settembre a Telese quattro giorni con Risorsa Mezzogiorno


Risorsa Mezzogiorno ©. Una iniziativa per costruire il valore aggiunto del capitale sociale meridionale.
Dal 15 al 18 settembre saremo a Telese Terme per quattro giorni di dialogo e studio sul mezzogiorno che cambia, in contemporanea mostre e degustazioni: al centro le eccellenze agroalimentari e turistiche.
Una nuova stagione di consapevolezza che faccia sentire alle popolazioni del Mezzogiorno i prodotti e le risorse naturali e culturali come proprie. Volano di una nuova stagione di sviluppo e occupazione ed elemento indispensabile per la qualità della vita.

Nella concorrenza acerrima sull’agroalimentare e sul turismo è necessario dotare il Mezzogiorno di un supplemento d’anima, far pesare cioè nella competizione territoriale il senso della sfida collettiva.

Del resto il principale limite delle campagne sulla tipicità è quello di restare confinate nei territori d’origine. Pubblicità ed eventi importanti rivolti essenzialmente alle popolazioni che già li conoscono.

La nostra idea è agire sulla macroregione mezzogiorno coinvolgendo con informazione, formazione, tutela e promozione la società civile, i soggetti economici, gli enti locali in una rete virtuosa più forte capace di produrre sviluppo e occupazione.

Vogliamo costruire il valore aggiunto del capitale sociale meridionale a partire dalle risorse territoriali. La risorsa mezzogiorno: capitale umano, territorio e legami sociali.

pasquale orlando news sociali: Dal 15 al 18 settembre a Telese quattro giorni con Risorsa Mezzogiorno

Saturday, August 20, 2011

Il lavoro 'scomposto'. Dal 1� al 4 settembre l'Incontro di studi delle Acli

“Il lavoro scomposto” (Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione) è il titolo del 44° Incontro nazionale di studi delle Acli, che si terrà quest’anno per la prima volta a Castel Gandolfo, dal 1° al 4 settembre.

Nel trentennale della “Laborem exercens”, pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani riflettono sui «poderosi cambiamenti» che negli ultimi decenni «hanno reso irriconoscibile il panorama del lavoro e delle sue rappresentazioni sociali, della produzione e del consumo». Il lavoro è “scomposto”, secondo le Acli, perché «fatica a ritrovare il suo significato, personale e sociale», tra precarizzazione dei percorsi lavorativi, moltiplicazione delle condizioni giuridico-contrattuali, perdita di valore dell’economia reale, immaterialità dei prodotti e dei capitali, individualizzazione dell’esperienza.

«Ma se si scompone il lavoro, è la persona che rischia la sua integrità. E’ la società che vede disfarsi la sua rete solidale e partecipativa». Un rischio «che non è però un esito inevitabile». Le Acli fanno riferimento alla “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI, prima enciclica sociale del nuovo secolo, e riconoscono nella “civilizzazione dell’economia”, a partire dai problemi del lavoro e dei lavoratori, «l’asse valoriale e spirituale» intorno al quale costruire «una nuova visione di società, aperta e solidale».

I lavori del 44° Incontro nazionale di studi si svolgeranno a Castel Gandolfo presso il Centro Mariapoli (Via San Giovanni Battista de La Salle), a partire dal pomeriggio di giovedì 1 settembre. Apre la relazione introduttiva del presidente delle Acli, Andrea Olivero. Previsti nei giorni successivi gli interventi del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi; del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, del cardinale segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone.

Tra i relatori si alterneranno: mons. Giuseppe Merisi, presidente della Caritas Italiana; Tania Groppi (università di Siena); Roberto Mancini (Università di Macerata); Ivo Lizzola (Università di Bergamo); Lorenzo Caselli (Università di Genova); Michele Colasanto (Università Cattolica di Milano); Francesco Totaro (Università di Macerata); Daniele Marini (Università di Padova); Alessandra Servidori, consigliera nazionale di parità del Ministero del Lavoro.

Quindi Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, Fulvio Fammoni, segretario confederale Cgil; Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato; Luigi Marino, presidente di Confcoopetavie; Natale Forlani, direttore generale dell’immigrazione per il Ministero del Lavoro; Alessandro Laterza, presidente della commissione cultura di Confindustria.

E ancora, mons. Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace; Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia per le Onlus; Mauro Magatti (Università Cattolica di Milano); Enrico Letta, per il Partito Democratico; Enrico Giovannini, presidente dell’Istat.

Domenica 4 settembre le Acli parteciperanno alla preghiera dell’Angelus con Benedetto XVI.

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Wednesday, August 10, 2011

Gi�le mani dalle pensioni e dal welfare

"La drammaticità della situazione economica crea un grande disagio sociale quindi per risanare il deficit il governo non tocchi ancora le pensioni e il welfare". Così ha affermato Pasquale Orlando, segretario nazionale della Federazione Anziani e Pensionati sulla correzione della manovra in corso in queste ore dopo i richiami della BCE.
"Servono maggiore attenzione e studio per cercare sprechi e privilegi da cancellare- ha detto Pasquale Orlando- invece di tornare sempre a toccare le pensioni che restano un baluardo della coesione sociale"
Per quanto riguarda la riforma del welfare si può lavorare per garantire correzione di eventuali abusi sulle pensioni di invalidità ma garantendo servizi certi a tutta l'area della non autosufficienza oggi abbandonata a sè stessa. Un Paese come l'Italia non può sempre far pagare il conto ai pensionati e alle comunità locali- ha chiarito Orlando- senza mettere mano alla pletorica organizzazione statuale e soprattutto ai costi della politica e dell'amministrazione"
"E' necessario anticipare la riforma fiscale- affermano alla Fap ACLI- riducendo l'Irpef alle fasce basse e colpendo le rendite finanziarie passando dal 12,5% all'aliquota del 20% mentre va tutelata la prima casa nell'eventualità di una patrimoniale.
pasquale orlando news sociali: Gi�le mani dalle pensioni e dal welfare