LA CHIESA E IL MEZZOGIORNO:
Aspetti etico – morali della questione meridionale
Istituto Italiano per gli Studi filosofici
Napoli, 20 giugno 2008
Illustri Signore e Signori,
Porgo un cordiale saluto a tutti voi e ringrazio l’Avv. Gerardo Marotta, per avermi invitato a tenere questa relazione su “La Chiesa e il Mezzogiorno: aspetti etico - religiosi della questione meridionale”.
Faccio una breve premessa citando il documento dell'episcopato Chiesa italiana e Mezzogiorno. Sviluppo nella solidarietà, giacché esso assume oggi, a quasi un ventennio di distanza, un significato di straordinario valore storico. Di fronte ai preoccupanti segnali che ci riserva l’attuale considerazione in cui è tenuta la questione meridionale oggi ancora risulta forte il richiamo che i Pastori, vent’anni fa, rivolsero a credenti e non credenti: «La Chiesa, oggi, in Italia, specie quella operante nel Sud, di fronte alle situazioni di disagio e di attesa ……. deve esprimersi come “segno di contraddizione”, in ogni suo membro, in tutte e singole le sue comunità, in ogni sua scelta, rispetto alla cultura secolarista e utilitaristica e di fronte a quelle dinamiche socio-politiche che sono devianti nei confronti dell'autentico bene comune» (n. 25).
Siamo purtroppo costretti ancor oggi a constatare la sostanziale indifferenza per la questione del Sud, in base alla convinzione che il suo sviluppo sia - di fronte ai macrofenomeni conseguenti al processo di globalizzazione economica - una questione marginale, destinata a scomparire, se dovesse mai scomparire, grazie al progresso generale del Paese, a cui invece occorre rivolgere tutte le energie e le attenzioni un una economia competitiva, lasciando ogni illusione di un intervento specifico rivolto al Sud.
La concentrazione di ogni interesse ed energia sui progetti utili al “sistema paese” diviene però paradossalmente una categoria non comprensiva, ma escludente il Sud ed i nodi che comportano, nel concreto, il grave ritardo registrato nelle regioni meridionali.continua a leggere su:
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