Thursday, May 31, 2007

Le Acli, la lotta al razzismo e l'impegno dell'Unar

Il 5 giugno si terrà, presso la sede nazionale delle Acli, il seminario di approfondimento "Le Acli, la lotta al razzismo e l'impegno nell'Unar", momento di discussione e partecipazione organizzato per rilanciare l'iniziativa politica e sociale delle Acli su questi temi.

Ricordiamo come le Acli si siano viste riconfermare dal Dipartimento per i diritti e le pari opportunità l'incarico di supporto alle attività dell'Unar, l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e di gestione del servizio di call center per i prossimi 27 mesi. Ad introdurre i lavori, atteso l'intervento di Michele Consiglio, Responsabile Area Emigrazione - Immigrazione della Presidenza Nazionale delle Acli e l'intervento di Pino Gulia, coordinatore area immigrazione della Presidenza Nazionale Acli, il quale illustrerà proprio il Progetto Unar.
Nel pomeriggio è invece prevista una riunione operativa con le province coinvolte nei progetti Unar e Immigrazione. Si discuterà degli aspetti organizzativi ed economici dei progetti che saranno avviati nei prossimi mesi e, per quelli già avviati, della possibilità di coordinare ed integrare in modo più efficace il lavoro svolto dalle realtà locali con le attività promosse a livello nazionale. Si parlerà inoltre, con i responsabili e gli operatori coinvolti nella gestione dei Focal Point, dell'organizzazione dei servizi offerti, anche in vista di un possibile ed auspicabile ampliamento della rete di strutture e servizi proposti, che risponda alla crescente richiesta di tutela da parte di quegli immigrati soggetti a discriminazioni razziali, creando spazi di incontro e di sostegno.

Il primo libro in Italia sulle bambine soldato

La casa editrice
Infinito edizioni
presenta
Savané
Bambine soldato in Costa d’Avorio
di Damiano Rizzi e Massimo Zaurrini
prefazione di padre Giulio Albanese
fotografie di Mauro Corinti
martedì 5 giugno, ore 19,00
presso la libreria 360 gradi sud
via Antonio Toscani, 11-13 Roma
Interverrà: Giulio Albanese
Sarà presente Massimo Zaurrini

Quella dei bambini/bambine soldato è una questione che deve essere affrontata globalmente, nella consapevolezza che la comunità internazionale non può rimanere alla finestra a guardare… Nel caso della Costa d’Avorio, la Francia in primis (dalla prefazione di padre Giulio Albanese).
Savané. Bambine soldato in Costa d’Avorio è il primo testo in Italia che affronta il tema delle bambine soldato.
Il libro nasce da un blog tenuto durante una missione umanitaria di Soleterre Onlus da Damiano Rizzi e Mauro Corinti e, grazie al lavoro giornalistico e storico di Massimo Zaurrini, è un’opera unica per affrontare la complessa situazione politica della crisi ivoriana.
Nel lungo conflitto che coinvolge da 10 anni la Costa d’Avorio, oltre 20.000 bambine soldato sono state costrette a imparare il mestiere delle armi. I loro occhi non conoscono lo stupore dell’infanzia. Hanno dato e subìto violenza e, a differenza dei bambini soldato, sono state costrette a vendere il loro corpo e si sono ritrovate presto con figli che non potevano tenere e che a volte sono finiti nelle fosse comuni. Qualcuna è impazzita, e ora gioca con una corda per calpestare il filo maledetto che ha legato la sua giovane anima alla follia della guerra.
In un momento in cui pochi occidentali sono presenti in Costa d’Avorio, questo libro serve a ricordare le troppe vite umane sacrificate in una guerra dimenticata in un continente abbandonato.
Savané è il nome di una ex bambina soldato. Nel libro sono contenute 4 storie di altre Savané che hanno dovuto rinunciare all’infanzia.
I proventi derivanti dai diritti d’autore sono interamente devoluti al progetto di Soleterre Onlus Ho smesso di fare il soldato, che prevede la smilitarizzazione e il recupero delle ex bambine soldato in Costa d'Avorio (per informazioni: www.soleterre.it)
Il libro:
Collana: iSaggi
Titolo: Savané. Bambine soldato in Costa d’Avorio
Autori: Damiano Rizzi e Massimo Zaurrini
Caratteristiche: Formato 15x21, brossura filo refe, copertina plastificata a colori
Pagine: 96 Prezzo: € 7.90 ISBN: 88 89602 171 In libreria da: dicembre 2006
Per informazioni:Infinito edizioni 06 9309839 320 3524918 (Maria Cecilia Castagna)
info@infinitoedizioni.it www.infinitoedizioni.it



Tuesday, May 29, 2007

Cittadinanza: appello ai parlamentari per una legge 'giusta'


Promosso da Acli, Caritas, Sant’Egidio, Migrantes e Centro Astalli

Una «giusta» riforma della legge sulla cittadinanza «in tempi brevi», per favorire in particolare i minori figli di genitori stranieri e le famiglie immigrate stabilmente residenti. E’ quanto chiedono le Acli insieme alla Caritas, la Comunità di Sant’Egidio, la Fondazione Migrantes e la Fondazione Centro Astalli con un appello ai parlamentari in vista della discussione, prima alla camera e poi al Senato, della nuova proposta di legge.

I promotori dell’appello ricordano che in Italia vivono circa 600mila minori di origine straniera, di cui oltre la metà nati in Italia. Minori che sono «una grande risorsa per il Paese ma potrebbero anche costituire un problema se in loro il sentimento di appartenenza alla società italiana venisse ostacolato». Per questo chiedono che la riforma «rafforzi e privilegi la tutela della famiglia dei minori stabilmente dimoranti sul territorio italiano» e «che non venga esteso oltre il limite di tre anni il requisito del preventivo regolare permesso di soggiorno in Italia dei genitori». In particolare, per il positivo inserimento del minore, anche se nato all’estero, vengono chieste «adeguate modalità di attribuzione della cittadinanza già prima del compimento della maggiore età», insieme a «procedure facilitate di naturalizzazione nei primi anni dell’età adulta».

Perché la legge sia giusta – insistono le Acli e le organizzazioni promotrici – è altresì opportuno «che ai fini della cittadinanza non sia richiesta la rinunzia della cittadinanza straniera», come è per i nostri connazionali all’estero, «perché questa è la formula che meglio rispetta l’identità composita dei migranti, non produce un taglio doloroso con le proprie radici e mette al riparo l’immigrato da conseguenze rilevanti riguardo alla sfera familiare e patrimoniale». Infine, nell’appello rivolto ai parlamentari, si chiede espressamente «che un fatto di grande rilievo culturale come l’acquisto della cittadinanza non venga condizionato da criteri di censo o di reddito».

Friday, May 18, 2007

mangiare, dormire, lavarsi a Napoli

Lunedì 21 maggio 2007 alle ore 11,30 presso l'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Campania Palazzo Armieri via Marina 19 (altezza via Duomo)

la Comunità di Sant'Egidio presenterà alla stampa e alla città la edizione napoletana 2007 della guida

Dove


mangiare, dormire, lavarsi

Una guida della città per chi vive a Napoli senza dimora
La Comunità di Sant'Egidio pubblica ogni anno una guida per le persone
senza dimora che raccoglie informazioni, recapiti, indirizzi dei servizi utili a chi vive in strada.

Info: santegidio.napoli@tin.it tel. 081 5511177 (lun-ven ore 9,30-12,30) fax 081 58 000 59

Riforma elettorale e Referendum. iniziativa a Napoli.

Riforma elettorale e Referendum
Napoli, Hotel Santa Lucia, mercoledì 23 maggio 2007 ore 17,00

ASSOCIAZIONE PER IL PARTITO DEMOCRATICO -
C a m p a n i a

Partecipa: Giovanni Guzzetta
Introducono: Gennaro Marasca - Amedeo Lepore
Coordina Interventi: Osvaldo Cammarota
INTERVENTI programmati:
Raffaele Cananzi
Pietro Ciarlo
Giuliana Di Fiore
Walter Di Munzio
Clementina Gily Reda
Pasquale Improta
Ernesto Mostardi
Pasquale Orlando
Ernesto Paolozzi
Gianluca Soldi

Thursday, May 10, 2007

Programma Arion a Benevento

Il Programma Arion, collegato a SOCRATES, prevede visite di studio annuali coinvolgenti più Paesi, mediante definizione concertata dei gruppi multinazionali partecipanti in qualità di visitatori-ricercatori e designazione di città/scuole ospitanti.

L’azione ARION è collegata agli obiettivi strategici che l’Unione Europea si prefigge di raggiungere entro il 2010.

Nei futuri obiettivi concreti della CEE sono previsti punti comuni concordati e condivisi tra i paesi dell’Unione, nell’ambito dei sistemi di istruzione e formazione.

La visita di studio ARION 2006/’07, avente come tematica “LA SCUOLA DELL’INFANZIA IN ITALIA” mira alla conoscenza/socializzazione e allo scambio di modalità organizzativo-attuative nei vari paesi, relativamente a tale ordine di scuola.

Nell’ambito delle visite ARION, i visitatori sono Soggetti a vario titolo responsabili delle decisioni in materia di istruzione.
La funzione delle visite è quella di approfondire la conoscenza reciproca dei differenti sistemi educativi europei, confrontare le esperienze e permettere la circolarità dell’ informazione.

Ciascun paese dell’UE organizza, sulla base del principio della reciprocità, visite di studio ARION per gruppi multinazionali.

Tali visite sono rivolte ad esperti ed amministratori dell’istruzione e della formazione e si articolano in conferenze, dibattiti, visite ad istituti scolastici, incontri con responsabili locali, docenti, alunni, altro personale educativo.

Attraverso la conoscenza/considerazione dei diversi sistemi europei di istruzione e formazione, si mira al raggiungimento della definizione di obiettivi comuni (entro il 2010). Le tematiche ARION sono collegate ai “futuri obiettivi concreti”.

Arion: visite di studio per responsabili delle decisioni in materia di istruzione

Arion è un programma di scambi culturali che mira a favorire, all'interno dell'Unione Europea, la circolazione d'esperienze e d'informazioni sulle politiche educative. La funzione principale del programma consiste nel far opera di sensibilizzazione sulla realtà europea nel campo dell'istruzione.
Arion si rivolge a particolari categorie di specialisti operanti nella scuola e ai decisori politici, ovvero coloro che rivestono, a vari livelli, incarichi di responsabilità nel settore.
Si struttura in visite di studio multilaterali, della durata di una settimana, che hanno per oggetto le problematiche formative di maggior rilievo e che coinvolgono un ristretto gruppo di partecipanti, provenienti da Paesi diversi, le cui borse di studio sono finanziate dalla Commissione Europea. Tali visite vengono organizzate nei singoli stati da scuole e da enti e istituzioni attivi nel settore dell’istruzione. Il programma delle visite è coordinato dalle Agenzie Nazionali. L’azione Arion si struttura nelle seguenti attività:
o Organizzazione di visite di studio
o Partecipazione a visite di studio.



ARION a Benevento

Nell’ambito del programma visite di studio ARION anno scolastico 2006-’07, è inclusa anche Benevento (e provincia). Nella nostra città, grazie all’interessamento e all’impegno del dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dott. Mario Pedicini, è in corso una visita di studio, a tema
“ LA SCUOLA DELL’INFANZIA IN ITALIA”…(vedere programma e scuole ospitanti il gruppo multinazionale di esperti, provenienti da:
Belgio, Francia, Gran Bretagna, Danimarca, Grecia, Svezia .

La visita di studio, organizzata dall’Ufficio Scolastico Provinciale nell’ambito del Programma ARION, si svolge dal 7 all’11 maggio 2007
L’ispettore tecnico Giuseppe Romei ha fornito, nella giornata di apertura, un articolato e completo quadro di presentazione del sistema educativo nelle scuole dell’infanzia in italia.
Altri appuntamenti importanti, oltre alle visite alle scuole, il saluto di Nista e del sindaco…

Le visite si stanno attuando presso le scuole…
Scuole dell’infanzia di Benevento visitate:
-Scuola. Infanzia Ferrovia –IV Circolo
-Scuola Infanzia San Giuseppe Moscati –VI Circolo;

Scuole dell’infanzia della provincia visitate o da visitare, a:
Sant’Angelo a Cupolo, Pietrelcina, Fragneto Manforte, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Morcone, Foglianise, Cautano, Montefalcone V. F.


Il gruppo di lavoro, nominato dal dott. Pedicini con compito di organizzare il programma delle visite si studio, risulta composto dal dirigente tecnico Giuseppe romei, dai dirigenti scolastici Luisa Fusco, Giovanni Paolucci, Giuseppe Patrevita, Giovanna Pedicini, dalle insegnanti Luigia Biele e Carla De Toma.
Il gruppo di lavoro ha curato anche la produzione di un prodotto ipertestuale di presentazione delle scuole dell’infanzia del Sannio, comprendente dati quantitativi ed esperienze progettuali innovative e di buona pratica. Certamente la visita di studio e la presenza di esperti è un motivo di orgoglio per la scuola sannita e, soprattutto, fornirà ulteriori opportunità di confronto e di crescita che, si prevede, saranno curate dall’ufficio scolastico provinciale anche in termini allargati alle altre scuole.

Sunday, May 06, 2007

Welfare: così si muore di burn out. anche per chi lavora nel sociale il lavoro mette a rischio la vita.

Emergenza lavoro. Lina era un'assistente sociale, stroncata dal troppo stress. «Basta poco e questo lavoro ti manda in tilt», denuncia oggi il marito.

Ugo Esposito ne è convinto: sua moglie è morta sul lavoro, di lavoro. Come quelli che sono volati giù da un'impalcatura a Brescia, o come i carabinieri in Iraq. Solo che lei, Lina Maddaloni, faceva l'assistente sociale a Benevento. «Morire di welfare» a 45 anni, dopo 20 di precariato è possibile. Di più, è comune, secondo Ugo Esposito. Per questo ha scritto al Presidente della Repubblica, per chiedere che il primo maggio, nelle manifestazioni di Napoli, Roma e Benevento anche Lina fosse ricordata tra le vittime del lavoro.
Stress e burn out: questi i rischi maggiori per chi lavora nel sociale. Il lavoro sembra non finire mai: si spinge oltre, non solo in termini di orari, e coinvolge tutta una vita. Racconta Esposito, anche lui impegnato nel sociale come medico del lavoro: «Per il lavoro di mia moglie abbiamo avuto una macchina incendiata, telefonate notturne e minacce di ogni genere». «Quando entri nella vita della gente, nelle loro case», aggiunge, «poi vengono sempre a cercare te, non il sindaco o il ministro ». Spendersi come persone, essere punti di riferimento significa anche questo, oltre che non timbrare cartellini e non avere orari. Nemmeno Lina ne aveva. «La notte in cui è morta di infarto era stata in piedi fino all'una per discutere con una mamma tossicodipendente che chiedeva alle suore che avevano in custodia la figlia un incontro per Natale ». Lina in mezzo, come sempre, tra due fuochi: il desiderio legittimo di una madre e la preoccupazione per la serenità di una bambina. «Quando poi abbiamo deciso di “staccare la spina sociale” e andare a dormire», racconta il medico, «si è addormentata serena, accanto a me». Poche ore dopo, l'infarto e la morte, pochi mesi fa. Lina lavorava più di 10 ore al giorno. Sempre in macchina, su un territorio grande come tre province. Per poco più di 600 euro al mese. Ogni sei mesi, un nuovo contratto. Inesistente per la legge 626: non aveva diritto a nessuna visita medica, nessun tipo di prevenzione.

È il dramma di chi lavora nel sociale, spiega Esposito: «In tutti gli altri settori, il rischio è quantificabile. Per noi, invece, il rischio è totale proprio perché non si conosce». Quantificare il rischio non si può, ma farlo conoscere sì. Per questo lo scorso 22 aprile alla manifestazione per la regolarizzazione dei contratti nel sociale di Napoli, ha distribuito 1.500 cartoline con il testo della lettera inviata a Napolitano. Per questo, ha deciso di organizzare assieme alle Acli e Gesco Campania per il 22 maggio una giornata di riflessionne dal titolo «Di welfare si muore».